LOCOMOTIVA E TENDER CON GRU DI SOCCORSO A QUATTRO MOVIMENTI

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UN MODELLO DI LUCIO BORRIELLO IN MEMORIA E IN ONORE DI ROLANDO PIAZZOLI

Due anni fa avevo mostrato ai gammisti piemontesi e a Rolando, a casa di Luciano Luppi, la mia Locomotiva con Tender. Ora al trenino ho aggiunto una Gru Ferroviaria a 4 movimenti, e così il modello è diventato un «Treno di Soccorso».

È ispirato ma soltanto ispirato) all’enorme modello Meccano 10.1, che non ha capacità di avanzamento autonomo sui binari e che per ruotare la cabina usa una manovella pur avendo un motore (!).
I miei modelli sono sempre piuttosto piccoli perché cerco di non smontarli e lasciarli vivere a lungo. Non sono mai copiati e quindi sono anche “sofferti” perché io mi diverto solo se devo battagliare per riuscire, mentre se copio non mi diverto affatto! Da trent’anni faccio modelli in cui ciascun movimento ha un suo motore dedicato, con due fine-corsa (uno per ogni estremo), costituiti questi da un micro-switch e un piccolo diodo, necessario per tornare indietro. Invece la mia Gru Ferroviaria ha un solo motore, e non ha nessun fine corsa: con un unico motore bisognerebbe infatti aggiungere un circuitino per agire sul solo movimento di volta in volta selezionato. Una cosa molto facile, ma io preferisco non aggiungere elettronica, anche se, molti decenni fa, il progetto logico ed elettronico fu la mia entusiasmante professione.
Io non ho mai visto una gru ferroviaria, ma è ovvio che, al contrario delle sue sorelle, deve essere molto bassa col braccio tutto giù, per passare nei tunnel ed anche molto potente, sia per poter sollevare grossi pesi, sia perché, se il braccio è abbassato, la leva per sollevarlo è fatalmente molto piccola.
Non farò qui una descrizione dettagliata che toglie il sale dall’hobby del Modellismo. Questo, secondo me, ha il suo bello nel “creare” mentre si cercano soluzioni ai problemi che nascono nel costruire. Perciò il mio intento è dare ai lettori soltanto idee, spunti e non di più, affinché ognuno possa a suo modo giovarsene.
Perciò non descriverò né la Locomotiva (che non ha alcun motore, inutile per percorrere pochi centimetri su una mensola) né il Tender: spero si possa vedere quanto basta sulle foto.
Menzionerò solo i due boiler #162 uno dopo l’altro, le ruote grandi della Loco (disco #109 con flangia #137) e le piccole ruote #20 per tutto il resto, Tender, Gru, e Carrello compresi. Ma dirò alquanto di più sulla Gru, che ha quattro movimenti.


Ed ecco la mia mini–descrizione che con le foto spero dia non la pappa fatta ma qualche idea stimolante.
L’interruttore Sw ha tre posizioni: nella centrale il motore è fermo, mentre nelle due posizioni Su e Giù il Motore va avanti oppure indietro. Vediamo dunque i quattro movimenti, tutti controllati dal Motore M la cui ruotina di 10 denti ingrana una ruota dentata doppia Stokys di 45-11 denti montata sull’asse prismatico 2.

Braccio e Gancio.
Un’unica leva di comando 1, striscia terminante con un U verticale, fa scorrere lungo l’asse prismatico Meccano 2 il pignone in plastica Meccano da 19 denti 3 con foro prismatico. Spingendo o tirando la leva 1 (che due molle a spirale tendono a mantenere in centro) e con essa il pignone 3, si sceglie se comandare il Braccio o il Gancio o, con leva in centro, nessuno dei due, mentre il Motore continua però a girare. Tirando la leva, il pignone 3 impegna la ruota da 57 denti del rocchetto 4 contenente la fune grigia del gancio, mentre spingendola, si impegna l’analogo rocchetto 5 che con la fune nera abbassa o alza il braccio.


I due rocchetti sono uguali ma montati specularmente, così che il pignone 3, scorrendo sul suo asse, impegna o l’uno o l’altro senza toccare la puleggia #21 che di ciascun rocchetto è il disco esterno ma che serve anche da ‘freno a fune’, come in alcuni vecchi modelli Meccano, ad es. la Pala a Vapore N. 19.
La fune nera, che tiene e muove il Braccio da quasi orizzontale a quasi verticale, ha tre rinvii a pulegge, mentre la fune grigia del gancio può averne uno o anche due a seconda del carico.
Ogni rocchetto ha vicino alla ruota dentata un disco di plastica interposto, affinché la fune non vada tra i denti. Altri dischi di plastica 15 sulla cabina fanno da separatori non girevoli tra le pulegge e la stessa funzione hanno le monete da 100 lire in cima al braccio (io non sono un purista e uso ciò che mi è comodo!). I dischi separatori sono fissi e attraversati tutti assieme da un asse e questo è molto utile nel costruire e nel portare in giro il modello, per evitare noiosi scarrucolamenti e confusioni tra pulegge e funi che, nel costruire e nel prendere in mano la Gru, mi son capitati molto spesso. Le funi sono perciò ‘ingabbiate’. Da notare che gli assi dei due rocchetti 4 e 5 sono paralleli alla cabina, e non ortogonali ad essa come è di solito.

Rotazione della Gru sul suo Carrello Inferiore.
Il terzo dei quattro movimenti avviene attraverso un pignone 6 di 19 denti, che è sempre in presa con la grande ruota dentata #27b di 9 cm di diametro, fissa sul carrello inferiore. Gli 8 raggi, che portano su di sé ciascuno un rullo Meccano in plastica, sono immobili, mentre girano i soli rulli sui quali il Motore fa ruotare agevolmente la cabina della Gru.
Per comandare la Rotazione della Gru, il sistema che ho scelto è molto particolare: una leva 7 sul lato sinistro della Gru (guardandola da dietro) fa girare di pochi gradi un Collo d’Oca 8 (è la prima volta che uso il pezzo #134 nella mia lunga vita di ‘meccanista’ e lo faccio in modo, credo, piuttosto originale!), così che un’ansa del collo d’oca sollevandosi fa salire di 2 o 3 mm l’albero verticale 9 che è sul davanti della Gru, portando così la ruota a corona 16 #29 ad andare in presa con il pignone 10 da 11 denti dell’albero motore prismatico 2. Questo albero gira infatti costantemente, tranne quando l’interruttore Sw è in centro. Ma a motore fermo e con leva 1 in avanti, la Gru non può girare (lo impediscono i denti della corona # 29 ingranata su 10 che è fermo). È questa la posizione “Viaggio”. Tirando invece la leva 7 verso indietro, il collo d’oca non tiene più sollevata la #29, che ‘cade’ giù e si svincola dall’albero motore. È allora possibile, volendo, far girare a mano la Gru.


La Gru è anche in grado di spostarsi da sé sui binari. L’approccio che ho scelto è analogo a quello appena descritto, però qui è un albero scanalato Meccano #230 lungo 6 cm. che obbliga un’altra corona 11 #29 a girare con l’apposita vitina con pirolo #231, ma la lascia scorrere su e giù quanto basta per ingranare con – o disimpegnarsi da – il pignone 12 di 11 denti che si trova all’altro estremo dell’albero prismatico 2.
La discesa della #29 (marcia) è ottenuta svitando a mano il cilindro godronato 13; la salita del cilindro 13 e quindi della #29 ferma la marcia.
L’albero che passa al centro del carrello inferiore trasmette il moto alle ruote della Gru, attraverso una trasmissione a catena tra due #96a, poi un pignone con un’altra corona #29, poi due #27f. Il Carrello del Braccio, in pianta 11×7 fori, non presenta alcuna difficoltà ma è sormontato da un cuscino in spugna, certamente necessario per i molti viaggi che il Treno di Soccorso farà sulla mia mensola lunga 180 cm.
Le piastre laterali della Gru, di 9×5 fori, le ho aggiunte quale estetica copertura alle nudità della Gru.
Per il tetto ho provato molte soluzioni. Alla fine, per non uscire dal “Grigio e Nero” del modello, ho optato per due piastre flessibili nere Bral da 11×5 fori, con una striscia grigia da 11 fori in cima.


Ed ecco altre Note che possono essere utili al lettore.
a. Invece dei costosi Anelli di Arresto #59, ho spesso usato i ben più economici anellini dei “Mammut” da elettricista con foro da 4 mm (circa € 0,10 l’uno), quasi sempre sostituibili ai 59, mentre le vitine di arresto 4 MA credo siano meno facili da trovare. Li ha però Stokys, la marca svizzera che a me piace moltissimo.
b. I Binari, inizialmente angolari #7, li ho poi sostituiti con angolari lunghi 1 m. e 1 cm di lato, comperati in un Brico Center.
Sono in alluminio con strato esterno in titanio, molto più economici ma molto più belli con riflessi oro antico e ben più realistici.
Le traversine vengono da una piccola tovaglietta di bambù da 1 € di un negozietto di cineserie (confermo che non sono un purista: lo sarei solo nel caso di una ‘gara’, se no uso ciò che mi sembra più pratico).
Il necessario contrappeso posteriore 14 l’ho comperato …dal mio gommista, è molto bello e costa 2 € ogni striscia di 12 lucenti piombi fortemente adesivi, da 5 gr. ciascuno.
c. I Comandi sono tutti a portata degli operatori in cabina, e sono contrassegnati con qualcosa di rosso, tanto per facilitare la vita ai miei operai manovratori viaggianti.
Forse al Treno aggiungerò per loro un vagoncino.
Non ho invece inserito un finto motore a vapore nella Gru.
d. Tra le foto alcuni particolari sono discordanti tra loro, pallida testimonianza delle molte modifiche fatte nel corso della ‘battaglia’.
Auguri di buon viaggio a chi vorrà seguirmi sul treno.

Lucio Borriello

 

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