di Max Ferranti e Omar Caldara
Premessa
L’idea di questo articolo mi è venuta leggendo quelli di Omar Caldara, pubblicati sul GAMM-News N°10 del settembre 2014, che trattano di viti, dadi, assi e unità di misura del Meccano. Ho voluto completare i dati forniti raccogliendo ulteriori informazioni sulle dimensioni dei vari pezzi del Meccano, sia per ricordare l’origine e i motivi delle scelte fatte da Frank Hornby, sia per avere sottomano delle informazioni pratiche su certi valori e soprattutto per facilitare i costruttori nella scelta e l’utilizzo dei pezzi.
Bisogna ricordare che il sistema Meccano è stato brevettato in Inghilterra nel 1901 e che l’idea venne a Hornby già qualche anno prima, nel 1898. Fu perciò naturale per lui dimensionare il sistema con le misure imperiali in vigore all’epoca. Le lunghezze sono dunque tutte espresse in pollici (o frazioni), le filettature sono del tipo Withworth, il diametro degli assi è scelto fra quelli dello Standard Wire Gauge, i denti degli ingranaggi sono definiti con il Diametral Pitch, ecc… Nel paragrafo che riguarda gli assi riporto per intero il testo dell’ottimo articolo di Omar che descrive con dovizia di particolari l’origine del sistema di normalizzazione SWG e mi sono ispirato al suo articolo anche per il paragrafo sulle viti.
Per convertire le lunghezze nel sistema metrico basta conoscere la lunghezza in millimetri di un pollice. Dal 1930 si è convenzionalmente stabilito che un International Inch equivale a 25,4 mm; prima di questa data era in vigore l’ (old) Imperial Inch che era leggermente più corto di 1,7 milionesimi! Differenza del tutto trascurabile nel nostro ambito.
Fori
In alcuni pezzi, per esempio la striscia da 4 fori (N°6) o la striscia a piega doppia 2 x 1 (N° 48e) visibili nella foto a sinistra, vi sono dei fori supplementari fra due “normali” e perciò si hanno delle distanze fra fori di 1/4”. Inoltre, recentemente la Meccano ha introdotto dei pezzi in metallo (per lo più strisce e angolari stretti) con una spaziatura dei fori di 1/4″ (foto sotto a sinistra). Altri pezzi con distanze tra i fori diverse da quella tradizionale di 1/2″ sono quelli di plastica presenti in varie scatole immesse sul mercato negli ultimi anni. Alcuni esempi sono rappresentati nella foto sotto a destra; da notare lo spessore importante (6 mm la striscia da 5 fori e 4,15 mm quella da 3 fori) di questi pezzi
I fori ricavati nei pezzi in lamiera hanno un diametro compreso fra 0.166″ e 0,172″ , cioè un diametro nominale di 0.169″ che corrisponde ad un foro di 4,29 mm (con tolleranze fra i 4,21 ed i 4,37 millimetri).
Mentre i fori praticati nei pezzi in ottone (collari, mozzi, raccordi, ecc…) hanno un diametro nominale leggermente più piccolo: esattamente 0.162″ (4,11 mm) con una tolleranza di +/- 0.001″ (da 4,09 a 4,14 mm).
Vi sono poi 3 grandi pezzi circolari che hanno il foro centrale più grande per poterci infilare il mozzo di un disco con mozzo (od altri pezzi simili). Il loro foro centrale è di 0.380” (9,65 mm), cioè leggermente più grande di 0.375″ (9,52 mm) che sono i 3/8” del diametro dei mozzi.
Si tratta delle piastre circolari da 6 e 4 pollici (N° 146 e 146a) e del supporto circolare bordato (N° 118) illustrati qui a sinistra.
Inoltre il disco bordato (N° 137), illustrato nella foto a destra, ha un foro centrale ancora più grande, addirittura maggiore del mezzo pollice, esattamente 33/64” (13,09 mm) per potervi inserire facilmente anche i mozzi delle ruote che hanno un mozzo da 1/2” (12,7 mm), più grande di quelli standard. In proposito vedere più oltre il paragrafo dedicato ai “mozzi, collari, raccordi”.
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